Cronache dal sottoscala: 69° David di Donatello
Si è tenuta il 3 Maggio, presso gli studi di Cinecittà, la 69° edizione del David di Donatello, con la conduzione di di Alessia Marcuzzi e Carlo Conti, coadiuvati al red carpet da Fabrizio Biggio. Si vocifera di interferenze dalle alte sfere, con la sostituzione di Geppi Cucciari in quanto invisa, pare, alla nuova dirigenza RAI (con convergenza a destra e dopo le polemiche sul premio Strega); Biggio fa l’inadeguato, anche troppo bene. Meglio pensare ai premi.
Vincitore indiscusso della premiazione è Io Capitano: la cruda fiaba di Matteo Garrone, dedicata al dramma dell’immigrazione dal Mediterraneo, è il miglior film di questa edizione. Garrone conquista il premio alla regia, affiancato per la miglior produzione da Archimede, Rai Cinema, Pathé e Tarantula; incetta anche di premi tecnici, dalla fotografia di Paolo Carnera al montaggio di Marco Spoletini, dagli effetti visivi (di Laurent Creusot e Massimo Cipollina) al sonoro (di Maricetta Lombardo, Daniela Bassani, Mirko Perri e Gianni Pallotto).
Fabio Cassano
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